Mutui, il 75% è a tasso fisso

Il mercato dei mutui sta prendendo una piega verso il tasso fisso. Secondo le ultime indicazioni dei principali broker online – non distanti dalle indicazioni dell’Abi – circa 3 su 4 dei nuovi mutui stipulati (sia relativi all’acquisto di nuove abitazioni che surroghe di vecchi mutui) sono oggi a tasso fisso. Il 2016 — scrive Il Sole 24 Ore — si dovrebbe quindi chiudere con una netta preferenza per i contratti a rata congelata rispetto a quelli a rata variabile. Non è complicato capirne il perché. La caduta dei tassi – che è un riflesso della strana era dei tassi bassi quando non negativi sui titoli di Stato che stiamo vivendo – sta direzionando gli aspiranti mutuatari verso l’ ideale di sicurezza offerto dal tasso fisso. In partenza questo costa sempre più rispetto al variabile (tra lo 0,8% e l’1% a seconda delle offerte) ma parte da livelli nominali talmente bassi a tal punto da catturare la preferenza della maggior parte dei debitori. Oggi è possbile stipulare un fisso anche di poco sotto il 2% mentre il variabile nelle migliori condizioni costa meno dell’1%. Ma dato che del futuro non v’è certezza — continua il quotidiano — in tanti preferiscono pagare un po’ di più pur di congelare un tasso nominale eccezionalmente basso per 20-30 anni.

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